Anche quest’anno, pur nel rigoroso rispetto delle limitazioni, anche quantitative, imposte dalle regole anti-Covid, il Rotary di Macerata e il suo Presidente, Stefano Cudini, hanno voluto garantire la più ampia partecipazione agli spettacoli di Macerata Opera Festival.
Per assistere alla “prima” del Don Giovanni, ieri sera si sono riuniti nello splendido cortile di Palazzo Bonaccorsi circa 70 Rotariani, sia dello stesso Club di Macerata (tra cui numerosi partecipanti ai 100 Mecenati) sia provenienti da altre città, marchigiane e non: da Ancona a Urbino, da Fermo a Bologna, da Guastalla, a Lanciano, a Forlì … e non solo.
Con loro Rossella Piccirilli, Governatore del Distretto Rotary 2090 (regioni Marche, Umbria, Abruzzo e Molise), che già giovedì scorso aveva visitato i due Club locali (Macerata e Macerata Matteo Ricci) e la Città, incontrando il Sindaco e il Rettore dell’Università.
Ai Rotariani ha portato il proprio saluto la Direttrice artistica del MOF Barbara Minghetti, che ha ringraziato il Club per l’impegno e l’entusiasmo con il quale, da anni, promuove Macerata Opera, sia in Italia che all’estero.
“Pur con tutte le difficoltà che derivano da questa ‘nuova normalità’ – ha assicurato il Presidente Stefano Cudini – Macerata Opera può sempre contare sul nostro appassionato contributo”.
Quindi, tutti i presenti si sono trasferiti allo Sferisterio, dove nella “fresca” notte hanno assistito ad un Don Giovanni che ha coniugato la tradizione del bel canto con la tecnologia di una scenografia “proiettata” sul grande palco dell’Arena.
E non è finita.
Nei prossimi giorni, infatti, il Rotary di Macerata porterà in Città molti di altri soci che non sono riusciti a trovare posto alla “prima”, per farli assistere alle successive rappresentazioni.